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lunedì 8 giugno 2020

Come scattare in formato RAW


Scarica la puntata in MP3 del podcast "Come scattare in formato Raw"


Introduzione


Lo sai perché è importante scattare in formato RAW? Lo senti ripetere in continuazione. E anche io lo dico spesso e lo scrivo nel blog di FotografareBene.com. 

Oggi voglio spiegarti bene come fare per scattare le tue foto in RAW e darti qualche consiglio per sfruttare al massimo le potenzialità della tua fotocamera digitale.

Devi sapere che non tutte le fotocamere sono in grado di scattare in formato RAW, come ad esempio le fotocamere compatte. Ma oggi anche con gli smartphone puoi scattare in formato non compresso. Se non sei sicuro controlla nel manuale della tua fotocamera.

Se hai una macchina fotografica digitale reflex o mirrorless sicuramente puoi scattare in formato RAW, anzi sarebbe un vero peccato non farlo.

Ma adesso addentriamoci nei dettagli e vediamo come scattare bene in formato RAW.



Indice dei contenuti

  1. Cos’è il formato RAW?
  2. Differenza tra RAW e JPEG
  3. Diversi formati RAW
  4. Svantaggi del formato RAW
  5. Come fare la post produzione del file RAW
  6. Come scattare in formato RAW
  7. Conclusione





Cos’è il formato RAW?


Per prima cosa ti voglio spiegare che cosa è il formato RAW.

Il termine RAW viene dall'inglese e significa crudo, grezzo. Questo formato rappresenta per la fotografia digitale quello che per la pellicola era il negativo.

Il raw è un vero e proprio negativo digitale.

Questo formato contiene tutte le informazioni che il sensore ha recepito dell’immagine che hai fotografato.

E’ un file grezzo che ha bisogno di essere lavorato per essere stampato o visualizzato sul monitor. 

Proprio come un cibo crudo va prima preparato per essere gustato ma ti da anche tutte le possibilità di sfruttare al meglio la tua creatività.


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Differenza tra RAW e JPEG


Ma che differenza c’è tra il formato RAW e il formato JPEG?

Il JPEG a differenza del RAW è un formato compresso. Come viene realizzato? Devi pensare al JPEG come a una post produzione fatta dalla fotocamera in base ai settaggi che hai impostato quando hai scattato.

Infatti il sensore realizza sempre un RAW, se tu scatti in formato JPEG dai alla fotocamera il compito di fare la post produzione al posto tuo. Quindi tra tutte le possibili versioni ne sceglie una, che per quanto ottimizzata è sempre una scelta arbitraria e legata alle impostazioni che aveva la fotocamera nel momento in cui hai scattato.

Se le impostazioni erano sbagliate con il formato JPEG le tue possibilità di recuperare la foto sono piuttosto limitate.

Se invece hai scattato in formato RAW allora puoi fare notevoli interventi in post produzione e impostare correttamente tutti questi parametri della foto:

Per farti capire l’importanza del file RAW prova a pensare alla differenza che c’è tra un negativo di una fotocamera a pellicola con il rullino e una polaroid. 

Se scatti con la pellicola puoi fare tante copie dal negativo, stampare degli ingrandimenti. Insomma ti da molte più possibilità. E il file RAW è proprio così. Dal singolo file in formato RAW puoi creare tante varianti dalla stessa foto di partenza.

Scattare in JPEG invece è come scattare una polaroid: la foto rimarrà la stessa per sempre. Puoi fare delle modifiche ma ogni volta la qualità della foto sarà sempre degradata.

Se scatti in formato RAW puoi sfruttare al massimo le potenzialità della tua fotocamera.

Se hai iniziato a fotografare da poco tempo magari pensi che per te sia inutile scattare in formato RAW. 

Il formato JPG in confronto ha il vantaggio di essere subito utilizzabile.

Io ti consiglio di iniziare da subito a scattare in formato RAW. Magari adesso non hai tempo di fare la post produzione ma un domani magari potrai tornare sulle foto e sviluppare digitalmente quelle che ti piacciono di più.

Se scatti solo in formato JPG ti chiudi la possibilità di migliorare la tua foto in futuro.

Sarebbe come buttare via la pellicola dopo che hai stampato la foto: chi lo farebbe? Sarebbe davvero un peccato lasciare andare così i tuoi ricordi. 

10 motivi per scattare in formato raw




Diversi formati RAW


Il formato RAW non è uno standard. Ogni marca di fotocamere digitali ha il suo formato proprietario del negativo digitale. Vediamo alcuni esempi:

  • Canon: CRW (Canon RaW, estensione file CR2)
  • Fuji: RAF (RAw Fuji)
  • Nikon: NEF (Nikon Electronic Format)
  • Olympus: ORF (Olympus Raw Format)
  • Pentax: PEF (Pentax Electronic Format)
  • Sony: ARW (Alpha RaW)

In realtà esiste uno standard senza perdita per il formato fotografico si chiama DNG

Quando fai la post produzione devi accertarti che il programma che vuoi usare sia in grado di leggere anche il formato RAW della tua fotocamera.



Svantaggi del formato RAW


Come sempre c’è un rovescio della medaglia. Vediamo quali sono gli inconvenienti di scattare in formato RAW.

Il problema principale di quando scatti le tue foto in formato RAW è lo spazio occupato dai file. I file RAW non essendo compressi hanno dimensioni molto grandi. Molto più grandi dei file JPEG in massima definizione. Possono arrivare ad essere anche 10 volte più grandi dei file in formato compresso.

Più la macchina è recente e maggiori sono i Megapixel del sensore più grande è il file. Per cui se decidi di scattare le foto in formato RAW avrai bisogno di più spazio disco per salvare le tue foto una volta che le scarichi dalla scheda. E anche di schede più capienti nel momento in cui scatti.

L’altro inconveniente, se vogliamo chiamarlo così, è che se scatti solo nel formato RAW sei obbligato a fare la post produzione. Ma a questo puoi porre rimedio facilmente scattando le foto contemporaneamente sia in RAW che in formato JPEG.

E’ vero che così avrai bisogno di ancora più spazio sul disco ma in questo modo apena finito di scattare hai già pronte le foto da vedere senza doverle post produrre.

Un problema che sorge in questo caso è una limitazione nelle raffiche: se sei abituato a fare tante foto di seguito riuscirai a farne meno. Infatti chiedi alla macchina lo sforzo ulteriore di salvare il file dello scatto in due formati contemporaneamente. Eventualmente puoi decidere in quel caso di scattare solo in RAW o di comprare delle schede di memoria più veloci che sono in grado di scrivere più rapidamente il file.

Mi raccomando fai un back up delle tue foto perché spesso ce ne dimentichiamo e si rischia di perdere tutti i ricordi. Magari tratterò questo argomento in un prossimo articolo. Fammi sapere nei commenti se ti interessa.




Come fare la post produzione del file RAW


Per fare la post produzione puoi usare diversi software. Te ne elenco qui i principali.

Se vuoi approfondire le alternative per la post produzione dei file RAW ti rimando al mio articolo in cui parlo delle alternative a Adobe Lightroom.




Come scattare in formato RAW


Veniamo ora a come impostare la fotocamera per scattare in formato RAW. 

Per scattare in formato RAW devi andare nel menu della tua fotocamera dedicato alla qualità della immagine e scegliere il formato RAW o formato RAW più Jpeg.

Come in questa gif animata:

Gif animata Scattare in formato RAW
Come scattare in RAW - scelta dal menu


Anche con Nikon devi andare su qualità dell'immagine e scegliere il formato RAW:

Raw macchina fotografica Nikon
Scelta dal menu del Formato RAW macchina fotografica Nikon


Conclusione

Per concludere io ti consiglio di iniziare a scattare in formato RAW prima possibile. Se ti preoccupa lo spazio per il back up sai che Amazon Prime ti da uno spazio illimitato gratuito per salvare tutte le tue foto anche nel formato RAW?

Fossi in te inizierei prima possibile a scattare sia in RAW che in Jpeg.

Alla prossima e ricorda che fotografando si impara!

domenica 17 maggio 2020

Come scattare in manuale (per principianti)


Scarica la puntata in MP3 del podcast "Come scattare in manuale (per principianti)"

Introduzione

Quando sei agli inizi fare fotografie con una fotocamera reflex o con una mirrorless porta subito un miglioramento dei tuoi scatti. Ancora di più se sei abituato a fotografare con una macchina fotografica compatta. Ma se vuoi fare ancora un passo avanti con la tua fotografia devi provare a scattare le tue foto in manuale.

Se sei un principiante la modalità di scatto in manuale è una grande palestra per migliorare a fotografare perché ti insegna a gestire ogni parametro della fotografia. Diversamente dalla modalità automatica quando scatti in manuale sei tu da solo che controlli ogni aspetto della foto.


Guida gratuita Fotografarebene


Quindi se riesci a fare una bella foto c’è ancora più soddisfazione perché il merito è tuo, non è stata la macchina fotografica a impostare tutto ma sei tu che hai deciso di fare quella foto in quel modo e puoi prenderti tutti i meriti dello scatto :-).




Indice dei contenuti

  1. Perché scattare in manuale anche se sei un principiante?
  2. Fotografare in manuale: le impostazioni
  3. Scatta in manuale: ma che tipo di foto vuoi fare?
  4. Imposta il tempo di scatto
  5. Imposta la apertura del diaframma
  6. Imposta l’ultimo parametro con l'esposimetro
  7. Conclusione

Perché scattare in manuale anche se sei un principiante?

Triangolo dell'esposizione


In breve per avere il controllo completo dell’immagine. Anche se sei un principiante se riesci a imparare a scattare in manuale la fotografia per te non ha più segreti. Riesci a destreggiarti in ogni occasione e a tirare fuori sempre qualcosa di buono quando esci a scattare delle foto.

Alla base di una buona foto c’è il triangolo della esposizione. Questo triangolo è formato dai tre parametri che determinano quanta luce entra nell'obiettivo. Non farti spaventare vedrai che non è una cosa complicata. 

In questo articolo andrò nel dettaglio di ogni aspetto per spiegarti bene cosa fare in ogni occasione che ti si presenta davanti all'obiettivo.

I tre parametri del triangolo dell’esposizione sono: 

  • La sensibilità ISO

  • il tempo di esposizione

  • l’apertura del diaframma

Quando scatti in manuale sei tu che devi assegnare un valore a ciascuno dei tre componenti il triangolo dell’esposizione.

Si chiama triangolo perché non puoi impostare ogni parametro in maniera indipendente. Ma devono essere tutti e tre equilibrati in modo che la luce che entra nell'obiettivo sia quella giusta, nè troppa nè poca. Altrimenti la foto viene troppo chiara ( o come si dice anche sovraesposta) o troppo scura (cioè sottoesposta).

Vediamo insieme come procedere per scattare in manuale con la tua fotocamera.


Fotografare in manuale: le impostazioni


Imposta la macchina fotografica in manuale


Imposta il selettore su M
Imposta il selettore su M per scattare in manuale (M)



Per scattare in manuale per prima cosa devi impostare il selettore della fotocamera su M. Ma questo è solo il primo passo. 

Come ti dicevo se vuoi scattare in manuale devi dare il valore giusto a ciascuna delle impostazioni che formano il triangolo della esposizione.

Puoi partire da uno qualsiasi dei tre, ma secondo me ti troverai meglio se segui la procedura che ti spiego.

Imposta per primo il valore degli ISO

Gli ISO rappresentano la sensibilità alla luce del sensore. Se vuoi scattare in manuale comincia con lo scegliere la sensibilità che deve avere il sensore. Puoi usare il valore minimo o amplificarla come se fai con il volume audio del tuo stereo.

In condizioni di luce scarsa puoi aumentare gli ISO per fare in modo che la amplificazione aiuti il sensore a reagire meglio alla poca luce che c'è nella scena.

Proprio come il volume del tuo stereo non puoi aumentarlo all'infinito per ascoltare la musica. Oltre un certo livello compare un effetto indesiderato: il fenomeno della distorsione. Anziché sentire la musica senti un gran fracasso.

Più o meno lo stesso succede in fotografia. Finché gli ISO sono bassi tutto va bene ma se li aumenti oltre un certo limite inizia a comparire il rumore digitale. Lo riconosci da quei puntini fastidiosi che rovinano la nitidezza della tua fotografia.

A volte non puoi fare a meno di alzare gli ISO ma se puoi evitare di aggiungere il rumore alla tua foto è certamente meglio perché ne rovinano la qualità. Ma a meno che non pensi di fare foto a lume di candela o in ambienti molto bui non ti serve arrivare a valori molto alti di ISO.

Il limite oltre il quale compare il rumore digitale dipende dalla tua fotocamera. Gli ultimi modelli usciti sono in grado di gestire valori molto alti di ISO senza incorrere nel rumore digitale.

Per capire il limite di ISO della tua fotocamera fai delle prove alzando gradualmente gli ISO fino a che non compaiono i puntini fastidiosi: annotati il valore e cerca di non superarlo quando scatti le tue fotografie.

La prima cosa che ti consiglio di fare quando vuoi scattare una foto in manuale è di impostare il valore degli ISO. Se vuoi scattare una foto all'aperto in una giornata serena puoi tenere gli ISO intorno a 100-200. Se sei in spazi chiusi o in una giornata molto nuvolosa puoi salire con gli ISO fino a 800-1600.

Bene! Hai fatto il primo passo verso la tua prima foto completamente in manuale. Andiamo al prossimo step.


Scatta in manuale, ma che tipo di foto vuoi fare?

A questo punto, prima di passare al prossimo valore da impostare in manuale nella tua fotocamera devi fare una scelta.

Che tipo di foto vuoi fare? Da questa scelta dipende qual è il prossimo valore da impostare per scattare la foto in manuale.

Se vuoi fare una foto in cui vuoi congelare un momento, ad esempio il salto di un bambino o una bicicletta in corsa, allora in questo caso il valore da determinare per primo è il tempo di scatto.

Se invece vuoi fare una foto in cui vuoi avere il controllo sulla profondità di campo, cioè di quanta parte della foto deve essere a fuoco allora devi scegliere prima il valore da dare alla apertura del diaframma e solo dopo impostare i tempi.

Per sapere come fare una foto con lo sfondo sfocato leggi anche questo articolo che ho scritto su come fare l'effetto sfocato anche con l'obiettivo del kit

Quindi ricapitoliamo: per prima cosa scegli il valore degli ISO. Poi decidi: se vuoi scattare una foto che congela il movimento allora imposti prima il tempo di scatto. Se invece per la foto che vuoi fare è più importante la profondità di campo allora imposti per prima la apertura del diaframma.


Imposta il tempo di scatto

Vediamo adesso meglio come scegliere il tempo di scatto

Il tempo di scatto in fotografia si misura in secondi o frazioni di secondo. Ad esempio 1/125 s significa che l’otturatore della fotocamera rimane aperto per la centoventicinquesima parte di un secondo, un tempo molto breve.

Questo è un tempo di scatto molto rapido: infatti l’otturatore rimane aperto per una frazione molto piccola di tempo. In questo modo riesci a fermare qualsiasi movimento che sta avvenendo mentre scatti la foto.

Se vuoi aumentare il tempo di scatto, ad esempio per vedere le scie luminose fatte da una macchina in movimento in uno scatto notturno allora hai bisogno di un cavalletto o di un appoggio per la tua fotocamera. Se non usi il cavalletto corri il rischio di fare una foto mossa. 

Infatti in questo caso l’otturatore dovrà rimanere aperto per un periodo più lungo come ad esempio un secondo o anche di più.

Per scegliere il valore da dare al tempo di scatto anche in questo caso devi fermarti un attimo a pensare che tipo di fotografia vuoi fare e agire di conseguenza.

Per decidere il tempo di scatto devi tenere a mente che:

  • Un tempo di scatto veloce ferma il movimento

  • Un tempo di scatto più lungo lascia vedere le scie di un oggetto in movimento

E così anche il tempo di scatto lo hai scelto. E' ora di passare al prossimo passo.


Imposta la apertura del diaframma

Il diaframma è un elemento meccanico posizionato dentro all'obiettivo e puoi decidere quanto si apre impostando il valore della sua apertura allo scatto.

La apertura del diaframma si misura con f + un numero. Più il numero è alto più il diaframma è chiuso quando scatti. Ad esempio f 22 significa che il diaframma è molto chiuso e farà entrare pochissima luce. A f 2.8 invece il diaframma è molto aperto e fa entrare molta luce nell’obiettivo.

La apertura del diaframma determina quanta luce entra nell'obiettivo. Ma soprattutto determina la profondità di campo. Più è aperto più ridotta è la profondità di campo, più è chiuso maggiore è la profondità di campo.

Se vuoi fare una foto con lo sfondo sfocato (leggi anche l'articolo che ho scritto su come fare lo sfondo sfocato) dovrai aprire il diaframma mentre se vuoi tutto a fuoco dovrai chiudere il diaframma.

Quando imposti l'apertura tieni a mente che:

  • Con il diaframma più aperto hai meno parti della foto a fuoco, ridotta profondità di campo

  • Con il diaframma chiuso metti a fuoco più punti, la profondità di campo aumenta



Imposta l’ultimo parametro con l'esposimetro

Dopo che hai scelto due parametri su tre per determinare quello che rimane nello scatto in manuale devi ricorrere all'aiuto dell'esposimetro.


Menu fotocamera Esposimetro
Usa l'esposimetro per impostare l'ultimo parametro del triangolo dell'esposizione

L'esposimetro è lo strumento che nella fotocamera misura la luce sul soggetto che vuoi fotografare. Questo strumento di misura è sempre presente in una fotocamera reflex o mirrorless.

L’esposimetro ti dice se la foto che vuoi fare è esposta correttamente o sottoesposta o sovraesposta. La misura tiene conto dei parametri di scatto che hai impostato.

Quindi l’esposimetro ti permette di determinare il valore dell’ultimo parametro di scatto una volta che hai scelto gli altri due. In questo modo puoi finalmente chiudere il triangolo dell’esposizione in modo corretto.

Per iniziare devi agire sul selettore per impostare l’ultimo parametro aumentandolo o diminuendolo fino a che la stanghetta dell’esposimetro non è posizionata sullo zero.

Questo significa che la foto che vuoi fare è correttamente esposta e finalmente puoi mettere a fuoco e scattare. 



Conclusione

Come vedi scattare in manuale non è poi così complicato anche se sei un principiante. Riassumendo questi sono i passi da seguire:

  • Imposta la fotocamera sul programma Manuale indicato con la lettera M

  • Scegli e imposta il valore corretto degli ISO

  • Decidi che foto vuoi fare

  • Se vuoi fare una foto dove il tempo di scatto è importante: imposta prima il tempo e poi imposta l’apertura del diaframma con l’aiuto dell’esposimetro

  • Se vuoi fare una foto dove è importante la profondità di campo: imposta prima la apertura del diaframma e poi imposta i tempi con l’aiuto dell’esposimetro.

  • Per finire metti a fuoco e scatta la fotografia.

Le prime volte che proverai ti ci vorrà un po’ di tempo per impostare ogni parametro ma poi diventerai sempre più abile e alla fine ti verrà automatico.

Per aiutarti a tenere a mente le regole della fotografia in manuale ho realizzato una infografica in PDF che ti può essere di aiuto per provare a scattare in manuale. La puoi scaricare da qui gratuitamente.

Per oggi è tutto. Fammi sapere nei commenti come ti trovi a scattare in manuale.

Puoi anche condividere nei commenti qui sotto i tuoi scatti, sarò ben felice di vederli e di aiutarti a migliorare.

Mi raccomando continua a fotografare perché solo fotografando si impara!

Iscrizione e Guida Gratuita


domenica 10 maggio 2020

Come fare l'effetto sfocato nelle foto


Scarica la puntata in MP3 del podcast "Come fare l'effetto sfocato in fotografia"


Introduzione


Una delle prime cose da imparare per fare foto più belle è come riuscire ad ottenere in ogni occasione uno sfondo sfocato della tua foto. Questo effetto si chiama anche bokeh che è una parola di origine giapponese che significa fuori fuoco, offuscato.

Questo effetto sfocato oltre a dare un tocco più professionale e a rendere più belle le tue foto è anche abbastanza facile da ottenere se conosci le regole di base della fotografia. Altrimenti leggi fino in fondo che ti spiego come fare in questo articolo.

In questo articolo ti spiegherò come fare lo sfocato anche con l’obiettivo del kit 18-55 mm.

Ci sono però dei prerequisiti per riuscire a sfocare lo sfondo. Prima di tutto devi avere una macchina fotografica che ti permette di agire sull'apertura del diaframma perché questa è la base per riuscire a sfocare lo sfondo.

Quindi avrai bisogno di una macchina fotografica reflex o di una mirrorless con obiettivi intercambiabili.

Con una fotocamera compatta o con uno smartphone è difficile riuscire a fare un effetto sfocato “reale”. In questo caso gli smartphone sopperiscono con l'intelligenza artificiale applicando effetti digitali in post produzione che a volte risultano imprecisi e molto artificiosi.

Oggi non ti parlerò di come sfocare lo sfondo in post produzione. Affronterò l’argomento in un prossimo articolo. Per cui se ti interessa iscriviti alla newsletter di FotografareBene.com, lo puoi fare da qui.

Ma andiamo con ordine e iniziamo a vedere quali sono i motivi per cui un fotografo può desiderare di avere uno sfondo sfocato.






Indice dei contenuti


  1. Perché sfocare lo sfondo?
  2. Come ottenere uno sfondo sfocato
  3. Altri trucchi per avere un sfondo sfocato nelle foto
  4. Conclusione



Perché sfocare lo sfondo?


I motivi per sfocare lo sfondo possono essere diversi. Ce ne sono tre principali:
  1. Per isolare il soggetto principale della foto
  2. Per oscurare uno sfondo brutto che non vuoi mostrare
  3. Per aumentare il fascino della foto
Il primo motivo per voler sfocare lo sfondo ad esempio è in un ritratto. Vuoi scattare una foto ritratto ad una persona. Per enfatizzare il soggetto è buona norma isolarlo dallo sfondo per non avere distrazioni che possono distogliere lo sguardo di chi osserva la fotografia.

Per prima cosa devi mettere bene a fuoco il soggetto principale. Per la messa a fuoco ti consiglio di usare l’autofocus della tua macchina fotografica. Nel caso di un ritratto devi mettere bene a fuoco tutto il viso. Cerca di mettere bene a fuoco soprattutto gli occhi della persona che stai ritraendo.

Per isolare bene il soggetto ritratto in questo caso puoi ricorrere all’effetto del bokeh e mettere bene a fuoco il soggetto principale e lasciare lo sfondo sfocato.

Un altro caso è quando ti trovi a fotografare un bel soggetto ma dall'angolazione in cui ti trovi lo sfondo è brutto e preferisci non farlo vedere nella tua fotografia. Purtroppo non puoi spostarti di lì per ragioni diverse, ad esempio sei bloccato in mezzo alla folla o c'è un ostacolo che ti impedisce di andare oltre. In questo caso puoi ricorrere all'effetto sfocato per evitare di inserire nella fotografia un brutto sfondo visibile in ogni suo dettaglio.

Se riesci a sfocarlo passerà inosservato e non rovinerà tutta la foto. Allora devi sapere bene come fare in modo da aumentare le tue possibilità di successo per portare a casa più foto belle quando esci a scattare.

Un ultimo motivo, che aumenta di molto la bellezza e il fascino di una fotografia, è quando fotografi di notte o durante la sera. Se dietro al soggetto ci sono delle luci l’effetto sfocato aumenta di molto la bellezza della foto. Soprattutto se le luci alle spalle del soggetto sono luci colorate.

Infatti le fonti di luce se sfocate assumono l’aspetto di circoli o poligoni colorati. La loro forma dipende dalla forma del diaframma del tuo obiettivo. Se questo è perfettamente circolare allora le luci appariranno rotonde altrimenti saranno di forma poligonale.

Questa caratteristica la puoi sfruttare anche in modi molto creativi applicando dei cartoncini con forme particolari davanti all’obiettivo. In questo modo i circoli di confusione assumono la forma disegnata sul cartoncino. Magari ti spiegherò meglio questa tecnica molto divertente in un prossimo articolo. Guarda questa foto ad esempio con i circoli di confusione a forma di cuore:


Sfocare lo sfondo in fotografia




Adesso sono sicuro che ti è venuta una gran voglia di imparare bene come riuscire a sfocare lo sfondo. Vediamo insieme quali sono le regole di base da applicare.



Come ottenere uno sfondo sfocato


Per riuscire ad avere uno sfondo sfocato come ti dicevo la cosa fondamentale è riuscire a gestire la apertura del diaframma della tua fotocamera. Mediante l’apertura del diaframma riesci a controllare la profondità di campo, ovvero la zona della fotografia che è perfettamente a fuoco.

Se non riesci a controllare e gestire la apertura del diaframma allora è praticamente impossibile riuscire ad avere lo sfondo sfocato.

La sfocatura infatti dipende da diversi fattori:
  1. La apertura del diaframma (deve essere aperto)
  2. La lunghezza focale dell’obiettivo (meglio focali lunghe)
  3. La tua distanza dal soggetto (meglio una distanza ravvicinata)
  4. La distanza del soggetto dallo sfondo da sfocare (più distante è meglio)
Io voglio aiutarti a scattare una foto con lo sfondo sfocato anche se sei agli inizi e sai poco di fotografia. Anche se usi la tua prima reflex APS C con l’obiettivo del kit, il classico zoom 18-55 mm.

Sicuramente questa attrezzatura non è l’ideale per riuscire a sfocare lo sfondo ma applicando le regole sono certo che riuscirai anche tu a fare una bella foto.

L’obiettivo del kit per chi inizia solitamente è il 18-55 mm che ha un'apertura massima di diaframma che va da 3,5 a 5,6. Questo significa che a 18 mm la massima apertura del diaframma è f 3,5 e a 55 mm la massima apertura è f 5,6.

Iniziamo a impostare la lunghezza focale. Come ho detto per sfocare lo sfondo è meglio lavorare con focali lunghe. Se vuoi approfondire e capire meglio la differenza tra le diverse lunghezze focali puoi leggere l’articolo che ho scritto sugli obiettivi.

Quindi inizia ad impostare lo zoom del 18-55 mm sulla focale più lunga, cioè a 55 mm.
A questo punto puoi impostare l'apertura del diaframma. A questa lunghezza focale l'apertura massima è f 5,6.

Per semplicità ti consiglio di scattare la foto all’aperto e di impostare il bilanciamento del bianco in automatico.

Puoi lavorare in manuale o in priorità di diaframmi (modalità A) in modo che riesci a fissare tu la massima apertura e la macchina non interviene a modificarla.

Adesso trova un soggetto da ritrarre. Può essere qualsiasi cosa. Anche un oggetto oppure una persona se preferisci ritrarre un amico o la tua metà o un familiare. Per fare pratica ti consiglio di utilizzare un oggetto o dei fiori come ho fatto io in questa foto:

Sfondo sfocato in una foto con obiettivo 18-55 mm del kit
Si può sfocare lo sfondo anche con l'obiettivo del kit 18-55mm a f 5.6


A questo punto devi valutare bene le distanze. Sono due le distanze che devi considerare.
La prima è quella tra te e il soggetto. Qui non hai tanto da scegliere. Fai in modo che con i 55 mm di focale che hai impostato il soggetto riempia bene il fotogramma. Lo puoi vedere nel mirino o nel display se hai la possibilità di attivare il Live View.

La distanza più importante è quella tra il soggetto e lo sfondo. Se lo sfondo è troppo vicino al soggetto allora sarà più difficile da sfocare. Più è distante dal soggetto più verrà sfocato.

Ad esempio se vuoi fare un ritratto porta il tuo amico in uno spazio aperto in modo che alle spalle ci sia molta distanza tra il soggetto e lo sfondo e vedrai che anche con la tua macchina fotografica riuscirai a scattare una foto con lo sfondo sfocato.

Non ti resta che provare e vedrai che dopo ripetuti tentativi riuscirai a sfocare perfettamente lo sfondo.

Se invece dell’obiettivo kit ne hai un altro il principio rimane lo stesso. Le modalità da seguire sono sempre le stesse. Segui la sequenza che ho descritto e vedrai che riuscirai in ogni caso ad avere uno sfondo perfettamente sfocato nella tua foto.

Se hai solo un obiettivo grandangolare sarà molto più difficile riuscire a sfocare lo sfondo, perché questi obiettivi hanno la tendenza a mettere tutto a fuoco. Se vuoi provare questa tecnica cerca di usare l’obiettivo a focale più lunga che hai. L’ideale sarebbe andare oltre i 50 mm. Se non ne hai uno prova a chiedere in prestito ad un amico.



Altri trucchi per avere un sfondo sfocato nelle foto


Come hai visto delle quattro regole che servono per riuscire a sfocare lo sfondo due sono gestibili da te fotografo (apertura del diaframma e lunghezza focale) le altre due invece dipendono dalle circostanze in cui ti trovi (distanza dal soggetto e distanza del soggetto dallo sfondo).

Per questo per riuscire ad ottenere lo sfocato in ogni circostanza sono utili obiettivi con una ampia apertura di diaframma e con focali lunghe come i teleobiettivi.

Un esempio di obiettivo che ti permette di ottenere facilmente la sfocatura dello sfondo è il 50 mm f 1,8. Avendo una ampia apertura del diaframma con questo obiettivo è molto facile e divertente fare delle foto con lo sfondo sfocato.

Ancora meglio sono degli obiettivi più lunghi come ad esempio il 135 mm f2 di Canon. Questi obiettivi essendo anche più luminosi ti permettono di ottenere lo sfocato anche in spazi interni che non sono molto illuminati.


Guida gratuita Fotografarebene.com




Conclusione


Adesso dovresti avere chiaro come scattare delle fotografie con l’effetto dello sfondo sfocato. Se hai ancora qualche dubbio chiedi pure nello spazio dei commenti qui sotto.

Non ti resta che prendere la tua macchina fotografica reflex o mirrorless e iniziare a fare tanta pratica.

Quando conoscerai bene questa tecnica potrai usare la tua creatività in ogni circostanza per fare delle foto stupende, ne sono sicuro.

Per oggi è tutto ci sentiamo alla prossima e mi raccomando ricorda che Fotografando si impara!

Guida Gratuita






lunedì 20 aprile 2020

APS-C o Full Frame?


Scarica la puntata in MP3 del podcast "APSC o Full Frame"

Introduzione

Quante volte hai sentito parlare della dimensione del sensore?

Di sicuro avrai conosciuto anche tu qualche fotografo semiprofessionista vantarsi perché la sua macchina fotografica è una Full Frame.

E tu invece sei lì a scattare foto con la tua piccola APS-C plasticosa.

Sei stufo di non capire che differenza c’è e vuoi sapere finalmente cosa è meglio per te?

Ti do subito la risposta. Se sei agli inizi e hai comprato una economica APS-C ti garantisco che hai fatto bene.

Io scatto da anni, ho venduto le mie foto in tutto il mondo ma ancora una FULL frame non l’ho comprata. E non ne sento nemmeno il bisogno.

Ma oggi ti spiego le differenze e così potrai valutare bene anche tu cosa è meglio per te.

Vediamo quindi quali sono le differenze tra un formato e l’altro.

Parto dalla differenza principale che è anche la più evidente.



Indice dei contenuti

  1. Dimensione: il sensore Full Frame è più grande di un Aps-C
  2. Vantaggi di una macchina fotografica con sensore APS-C
  3. In cosa è meglio il formato Full Frame?
  4. Conclusione

Dimensione: il sensore Full Frame è più grande di un Aps-C


La prima differenza importante è la dimensione del sensore.

Te la illustro in questa immagine che riporta le dimensioni relative dei due sensori.

Dimensione dei Sensori APS-C e Full Frame
Dimensione dei sensori APS-C e Full Frame

Il sensore Full Frame misura 24 mm x 36 mm. Il sensore APS-C misura 23,6 x 15,6.

Tanto per chiarire la casa produttrice di fotocamere Nikon chiama i sensori rispettivamente DX (APS-C) mentre il Full Frame lo chiama FX.

Le dimensioni derivano dalla pellicola 35mm. Infatti 24 mm per 36 mm è proprio la dimensione del fotogramma del classico rullino per reflex analogica.

Anche APS era il nome di un tipo di pellicola.

Quando sono state introdotte le prime fotocamere digitali si è pensato di affiancare il pieno formato con uno più piccolo ed economico.



Il sensore di una macchina fotografica Full Frame è circa il 130% più grande di un sensore APS-C.

Vuol dire che un sensore full frame ha una superficie che è più del doppio rispetto a un sensore APS-C.

Se inizi a fotografare io ti consiglio di iniziare con una macchina fotografica reflex APS-C o DX.

Il sensore più piccolo ti da una serie di vantaggi che adesso ti spiego nel dettaglio.



Vantaggi di una macchina fotografica con sensore APS-C


Ecco quali sono i vantaggi di una fotocamera APS-C rispetto ad una Full Frame:
  • Costo inferiore
  • Dimensioni più compatte della fotocamera
  • Peso inferiore
  • Possibilità di usare gli obiettivi Full Frame
  • Obiettivi più piccoli
  • Maggiore profondità di campo

Vediamone alcuni in dettaglio.

Il sensore è il cuore della fotocamera digitale. È anche uno dei componenti che ha il costo maggiore.

Tieni presente che i sensori (tutti, sia i quelli di pieno formato che quelli più piccoli) vengono ritagliati da un wafer circolare. 

Se il sensore è più piccolo dal wafer riesci a ricavarne di più per cui il costo unitario è inferiore per il formato APS-C

Di conseguenza se il sensore costa meno costa meno anche la fotocamera.

Se il sensore è più piccolo sono più piccoli anche tutti gli accessori che sono montati insieme al sensore. Ad esempio lo specchio, il pentaprisma e anche la fotocamera stessa.

Essendo necessario meno materiale per produrre questi pezzi tutta la fotocamera ha costi inferiori e dimensioni più piccole.

E di conseguenza ha anche un peso inferiore.

Generalmente il peso si abbassa ancora di più perché per fare le fotocamere entry level vengono usate delle plastiche più leggere.

In cosa è meglio il formato Full Frame?


Ci sono degli aspetti in cui un sensore Full frame è superiore ad una con sensore APS-C:
  • Maggiore gamma dinamica
  • Produce un file più grande
  • Regge meglio agli alti iso
  • Più facile fare lo sfocato
  • Non c'è un fattore di crop
Se ad esempio hai bisogno di scattare foto con alti ISO sicuramente un sensore Full frame è più immune al rumore.

Ad esempio se devi scattare foto notturne ad un cielo stellato avere una fotocamera con un buon sensore Full Frame ha dei grandi vantaggi.

Ti permette di scattare foto notturne che altrimenti non riusceresti a fare, o avresti molto rumore che degrada la qualità della tua fotografia.

Avendo un file più grande anche se fai dei tagli (crop) mantieni comunque alta la qualità.

Conclusione

I limiti della APS-C vengono fuori se lo confronti con un full frame. E’ chiaro che un sensore più grande è meglio. Ma a meno che non devi stampare un poster grande come un grattacielo non ti serve.

Con una APS-C riesci a fare tutto quello che vuoi anche stampe perfette.

Io ho stampato tante delle mie foto, in maniera professionale e ti assicuro che i risultati sono di tutto rispetto.

Quindi per concludere se sei agli inizi con la fotografia io ti consiglio di comprare una macchina fotografica reflex APS-C o DX.

Se ne trovano diversi modelli, guarda ad esempio l’articolo che ho scritto al riguardo, lo trovi qui.

Ma se non sei ancora convinto e vuoi prendere una full frame perché il tuo budget te lo permette fai pure.

Però considera prima di fare la spesa che conviene suddividere il budget complessivo anche per comprare gli obiettivi e gli accessori.

Non spendere tutto per il corpo macchina e poi compri obiettivi cinesi.

Meglio un corpo non eccezionale ma obiettivi e accessori di qualità

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi e mi raccomando continua a scattare perché fotografando si impara!

giovedì 2 aprile 2020

Quale obiettivo scegliere (senza sprecare i tuoi soldi)


Scarica la puntata in MP3 del podcast "Quale obiettivo scegliere (senza sprecare i tuoi soldi)"


Quale obiettivo scegliere


Introduzione



Sempre più spesso gli iscritti alla newsletter (a proposito se vuoi iscriverti e avere una guida in regalo vai qui) mi chiedono suggerimenti su quale obiettivo scegliere.

Se anche tu sei stanco di non sapere quale obiettivo scegliere per scattare le tue foto sei nella pagina giusta.

Quando sei agli inizi con la fotografia hai voglia di fare sempre meglio. E vuoi scattare fotografie più belle prima possibile.

Spendere soldi è la cosa più facile da fare ma anche quella che porta meno risultati nel breve termine.

E se non sai quali sono le caratteristiche di ogni tipo di obiettivo rischi di non scegliere bene e in più butti via i tuoi soldi preziosi.

Conta molto di più spendere tanto tempo a fare fotografie. Ma purtroppo il tempo è la cosa che ci manca di più.

E allora cosa fai? Provi a sopperire con l’attrezzatura comprandone sempre nuova.

Sei convinto che per fare foto migliori hai bisogno di più attrezzatura fotografica.

Se vuoi qualche suggerimento per trovare il tempo per la tua passione preferita per la fotografia ti rimando all’articolo che ho scritto sull’argomento e che trovi qui.

Agli inizi io ti suggerisco di scattare con l’obiettivo del kit perché va benissimo per le prime prove.

Non solo per i primi quindici giorni dopo che hai comprato o ti hanno regalato la fotocamera. Lo puoi continuare a usare anche per mesi e per anni.

Con quello puoi imparare tutte le tecniche fotografiche. E’ perfetto da usare come nave scuola per lungo tempo senza doverti troppo preoccupare che si rompa.

Così puoi maltrattarlo e portarlo sempre dietro in ogni occasione.

Io ti consiglio di usarlo il più possibile.

Il 18-55 del kit di una reflex APSC, di quelle con cui solitamente si inizia, ha anche il pregio di avere un range di focali che va da un grandangolo non troppo spinto ( a 18 mm) a un piccolo teleobiettivo (55 mm)

Ti permette così di capire quale lunghezza focale ti piace di più ed è più congeniale al tuo tipo di fotografia.

Potresti dare un'occhiata alle foto che hai già scattato per vedere nei dati di scatto quale lunghezza focale va per la maggiore nel tuo catalogo di foto. Se non sai come fare chiedimelo nei commenti e lo spiegherò in un prossimo articolo.

Tieni presente che nelle macchine fotografiche APSC per conoscere la lunghezza focale effettiva su una macchina Full Frame (o 35mm) va usato un fattore moltiplicativo di 1,5 (per Nikon) o di 1,6 (per Canon). Per il micro quattro terzi (Olympus, Panasonic) invece devi moltiplicare per 2.

Ad esempio un obiettivo 18mm diventa di 18x1,6 = 28,8 mm e un 55 mm equivale a 55*1,6 = 88 mm.

Se sei già in questa fase in cui hai sfruttato al massimo l’obiettivo del Kit e vuoi sapere quale obiettivo comprare dopo il 18-55 mm sei nel posto giusto.

Però il 18-55 deve essere ridotto così come nella foto qui sotto :-)

Obiettivo usato



In questo articolo ti spiego le caratteristiche di ognuno in modo che puoi fare una scelta ragionata e non buttare via i tuoi soldi preziosi.





Indice dei contenuti

  1. Obiettivo zoom o ottica fissa?
  2. Quali sono le differenze tra zoom e ottica fissa?
  3. Luminosità
  4. Grandangolo
  5. Focali intermedie o normali
  6. Teleobiettivo e Supertele
  7. Obiettivi macro
  8. Quale obiettivo devo scegliere?
  9. Conclusione


Obiettivo zoom o ottica fissa?



Una prima importante distinzione per classificare gli obiettivi è capire la differenza tra ottica fissa e zoom.

Questa caratteristica vale indipendentemente dalla lunghezza focale dell’obiettivo.

Le ottiche fisse sono quelle che hanno una sola lunghezza focale. 

Ad esempio il 50 mm, ma ne esistono di ogni lunghezza focale. Sia Canon che Nikon hanno una vasta gamma di scelta di questo tipo di obiettivi.

Oltre alle ottiche fisse ci sono gli zoom che al contrario hanno la possibilità di lavorare in un range di lunghezze focali. 

Ad esempio il 18-55 mm è un obiettivo zoom: può lavorare a tutte le lunghezze focali comprese tra 18 millimetri e 55 millimetri.

Quindi più in generale se vedi che il nome di un obiettivo ha una sola lunghezza focale significa che è un’ottica fissa, se ne ha due vuol dire che è uno zoom e che può scattare fotografie in quell’intervallo di lunghezze focali.



Quali sono le differenze tra zoom e ottica fissa?


Ci sono tanti aspetti che differenziano gli obiettivi zoom dalle ottiche fisse:
  • Qualità
  • Semplicità di uso
  • Comodità
  • Peso
  • Prezzo

Solitamente la qualità di una ottica fissa è superiore rispetto a quella di un obiettivo zoom. Le ottiche fisse hanno uno schema ottico (il numero di lenti utilizzate) che è più semplice rispetto ad un obiettivo zoom.

La qualità dell’immagine che arriva al sensore quando fai la foto è migliore, perché la luce passa attraverso un numero minore di lenti.

Un vantaggio delle focali fisse è che sono più semplici e immediate da usare. Devi solo regolare la messa a fuoco. L’inquadratura è fissa. Non puoi cambiarla agendo sullo zoom perché non c’è la ghiera di regolazione.

Questo aspetto delle ottiche fisse secondo me è quello che le rende molto interessanti e utili per imparare a fotografare.

Una cosa che devi imparare da principiante e a muoverti per inquadrare correttamente la scena. E l’ottica fissa ti costringe a farlo altrimenti non riesci a farci stare tutto nel fotogramma.

Se anche muovendoti non riesci a scattare come vorresti allora è meglio non scattare quella foto che avevi in mente e farne un’altra. Nulla di grave.

Una ottica fissa generalmente è anche più leggera rispetto ad uno zoom. Non è sempre vero perché dipende anche dalla qualità dei materiali usati per costruire l’obiettivo.

E poi le ottiche fisse, come ti dicevo, esistono per varie lunghezze focali. E un obiettivo fisso di 400 mm è una bella bestia che pesa anche tanto.


ottica fissa gigante
400 mm canon con peso 1250 grammi!!


Per l'aspetto della comodità il vantaggio pende dalla parte dello zoom. Con uno zoom montato sulla macchina fotografica è come avere dietro tante lunghezze focali diverse. E allora è facile passare da fare una foto vicina a fotografare qualcosa anche di molto distante.

Un ultimo aspetto da considerare è il prezzo. Di solito le ottiche fisse costano di più. Ma anche in questo caso dipende anche da altri fattori. Primo tra tutti la luminosità dell’obiettivo, di cui parlerò tra poco.

Dipende anche se l’obiettivo è stabilizzato oppure no. Solitamente stabilizzato costa di più e non sempre ne vale la pena.

Infine devi vedere se l’obiettivo ha l’autofocus oppure no. Per me è indispensabile che ce l’abbia. Fai molta attenzione su questo perché a volte si trovano obiettivi cinesi che costano poco rispetto alla concorrenza ma non hanno l’autofocus.

Senza l’autofocus un obiettivo diventa molto difficile da usare e io te lo sconsiglio davvero agli inizi.
Ma per imparare io consiglio di prendere un’ottica fissa.

Ovviamente solo dopo che hai sfinito l'obiettivo incluso nel kit.




Luminosità


La luminosità di un obiettivo dipende dalla progettazione della lente. Un obiettivo luminoso lo riconosci da quanto è basso il valore di f alla massima apertura del diaframma.

E’ una caratteristica fondamentale di un obiettivo infatti è la prima cosa che viene indicata nel nome che identifica l’obiettivo subito dopo la lunghezza focale.

Ad esempio per il 50mm Canon ci sono diversi modelli che hanno caratteristiche e soprattutto prezzi molto diversi. Eccoli:
Questi tre obiettivi hanno tutti e tre la lunghezza focale di 50 mm ma ognuno ha una apertura massima del diaframma diversa.

La massima apertura ti dice quanto puoi aprire al massimo il diaframma. Più il valore di f è basso maggiore è la quantità di luce che entra alla massima apertura del diaframma.

Un primo vantaggio è che puoi scattare con meno luce senza alzare troppo gli ISO o allungare troppo il tempo di esposizione. E’ per questo motivo che un obiettivo più luminoso si dice che è un obiettivo veloce.

Il prezzo cambia notevolmente:
  • Il 50 mm f 1.8 costa intorno a 100 euro
  • 50 mm f 1.4 costa circa 400 euro
  • 50 mm f 1.2 costa circa 1500 euro
Quindi come vedi avere un obiettivo più luminoso costa tanto di più, ma non è detto che ti serva agli inizi.

E’ vero che un obiettivo più luminoso per certi aspetti è meglio. Ma tieni conto che oltre a costare di più è anche più difficile da usare.

La apertura del diaframma condiziona direttamente la profondità di campo. Se scatti alla massima apertura di f 1.2 hai una profondità di campo molto ridotta e rischi di mettere a fuoco solo una piccola parte di quello che vuoi.

Quindi è molto più facile scattare foto sfocate che non sono il massimo da vedere: insomma sono più difficili da usare.

Agli inizi non complicarti troppo la vita. Se opti per un 50 mm ad esempio per iniziare il 50 mm f1.8 va benissimo.

Non costa un occhio della testa. Certo qualitativamente i materiali non sono eccelsi e è un po’ plasticoso. Però puoi iniziare da subito con una ottica fissa e vedere come ti trovi.

Ma non correre a comprare, leggi prima fino in fondo l'articolo perché ci sono altri aspetti da considerare.

Io all’inizio l’ho preso quasi subito il 50mm 1.8. Non ti nascondo che ero in difficoltà. Gli altri miei compagni di corso di fotografia usavano tutti il 18-55 mm del kit.

Io volevo fare il figo e montavo il 50 mm. Ma non mi muovevo ancora. E a volte non potevo neanche muovermi perché dietro avevo un muro (sigh). Per cui certe foto non riuscivo a farle ma loro invece sì. Gli bastava ruotare lo zoom e allargare il campo visivo verso il grandangolo. E io rosicavo.

Solo dopo ho capito che forse quella non era l’ottica ideale per il tipo di foto che mi piaceva fare. Ma ero solo agli inizi e non sapevo ancora niente. C’è voluto un po’ per saperne di più. Tanto studio e soprattutto tanta pratica in giro a fotografare.

Adesso ti spiego un po’ la differenza tra le diverse lunghezze focali.

Ogni lunghezza focale può avere un uso diverso. Ma oltre agli usi canonici tu li puoi usare in maniera creativa come vuoi.

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali caratteristiche di ognuno.



Grandangolo (da 8mm a 35mm)


Nell'intervallo delle lunghezze focali da 8mm a 35mm ci sono i cosiddetti grandangoli.

Queste sono le principali caratteristiche degli obiettivi grandangolari:
  • Ampio angolo di visuale
  • Ampia profondità di campo (significa che hai tanta parte della scena a fuoco)
  • Deformazione della immagine (soprattutto a lunghezze focali più corte c’è molta distorsione)
La caratteristica che io preferisco è la prima: un grandangolo ti permette di far stare tante cose nel fotogramma anche se sei vicino al soggetto che stai fotografando.

Gli obiettivi grandangolari sono molto usati nella Street Photography e nel fotogiornalismo: la possibilità di far entrare tanto nel fotogramma permette più facilmente di raccontare una storia. Di contestualizzare un soggetto in un ambiente.

E’ anche più facile da usare perché mette più facilmente tutto a fuoco. Quindi hai una cosa in meno a cui pensare negli scatti che devono essere rapidi per non perdere il momento in cui succede qualcosa di interessante.

Io ti consiglio di provarlo prima possibile. Ce ne sono anche di abbastanza economici. Ad esempio Canon ha uno zoom 10-18 mm molto divertente da usare e che ha anche un costo abbastanza contenuto.

Io l'ho comprato subito appena uscito e mi ci sono divertito veramente tanto a scattare foto di viaggio in giro per l'Europa.



Focali intermedie o normali (da 35 a 70mm)


Questo range di lunghezze focali è detto anche normale, perché il 50mm ad esempio è molto simile, per ampiezza d’angolo di visuale a quella dell’occhio umano.

Proprio per questo motivo è difficile fare foto belle con queste focali. Qui è molto importante avere un buon soggetto.

Essendo molto simile a quello che vediamo con gli occhi e difficile fare una bella foto che risulti anche originale. Devi sforzarti anche con la creatività.

Un obiettivo 50mm può andare bene però per fare un bel ritratto. Anche con il 50mm 1,8 di Canon o con uno equivalente di altre marche, grazie alla apertura del diaframma puoi sfocare bene lo sfondo dietro alla persona che stai ritraendo.

In questo modo riesci a isolare bene il soggetto del ritratto e a fare una bella foto.

La grande apertura ti permette anche di scattare foto con il bokeh, con quei circoletti dietro al soggetto che a me hanno sempre affascinato. Quando ero agli inizi non vedevo l’ora di capire come scattare foto con il bokeh.



scegliere focale
Bassa profondità di campo - Photo by Wes Hicks on Unsplash

Si possono fare anche con il 18-55 mm che però non è il massimo come apertura del diaframma (3,5-5,6). Con il 50 mm è molto più facile e immediato. Se vuoi provare con il 18-55 mm l'obiettivo del kit in questo articolo spiego come fare lo sfondo sfocato.

Il limite di queste lunghezze è che se sei troppo vicino e vuoi farci entrare qualcosa di grande, ad esempio un palazzo, non ci riesci. Può non essere un dramma ma l’importante è saperlo.



Teleobiettivo e Supertele (oltre 70mm)


Il teleobiettivo è indispensabile nei casi in cui non puoi avvicinarti al soggetto. Ad esempio se vuoi fotografare la Luna o nelle foto sportive da grande distanza non puoi farne a meno.

Gli obiettivi con questa focale di buona qualità sono in genere molto costosi. 

Quindi quelli che costano poco di solito non sono il massimo della qualità. In particolare gli zoom con ampio intervallo di focali (ad esempio 70-300mm)

Le caratteristiche principali sono:
  • Stretto campo visivo
  • Schiacciamento della prospettiva.
Se con gli obiettivi normali hai difficoltà se sei vicino al soggetto con questi obiettivi devi essere molto lontano, altrimenti riesci solo a fare una foto di un dettaglio del soggetto.

Una caratteristica creativa che mi piace molto è che schiacciano molto la prospettiva. Vuol dire che cose che nella realtà sono molto distanti tra loro, appaiono molto vicine nella fotografia. Secondo me è l’aspetto più interessante dei teleobiettivi.

Anche il teleobiettivo va bene per fare dei ritratti: riesci facilmente a sfocare lo sfondo e a isolare il soggetto.



Obiettivi macro


Una categoria a parte è rappresentata dagli obiettivi macro. Questi servono principalmente per ritrarre piccoli dettagli o insetti. E’ un tipo di fotografia molto bella e affascinante che richiede un particolare tipo di attrezzatura.

Questi obiettivi di solito hanno una lunghezza focale di 50 mm o 100 mm. Però hanno la particolarità di ingrandire il soggetto e riescono a mettere a fuoco a distanze molto ravvicinate.



Quale obiettivo devo scegliere?


Quale obiettivo scegliere ovviamente dipende da che tipo di fotografia vuoi fare. Se ti piace fare street photography io ti consiglio senz’altro di scegliere un obiettivo grandangolare non troppo spinto. Intorno ai 25-30mm andrà molto bene.

Se invece preferisci fare foto di sport o fotografare paesaggi da distante meglio che ti orienti su un teleobiettivo.

Se ne hai la possibilità prova a farti prestare l’obiettivo che vuoi comprare da un amico o chiedilo in prova in un negozio. A volte ti danno questa possibilità.

Se non sei convinto puoi anche cercare nel mercato dell’usato: si possono fare anche buoni affari. 

Puoi trovare obiettivi usati sia su Ebay che nel marketplace di Facebook e su Subito.it. E se poi non ti trovi bene puoi sempre rivenderlo e così non hai speso una fortuna. Certo il rischio di prendere una fregatura c’è. 

Se decidi di comprare l’obiettivo usato devi prendere qualche precauzione.

Ma se hai modo di provarlo prima di comprarlo riduci il rischio. Tieni conto che se lo trovi ad un prezzo stracciato il rischio che sia una fregatura è più alto.



Conclusione


Se vuoi provare qualche lunghezza focale diversa da quelle cui sei abituato non provarle subito tutte insieme. Scegline una (io ti consiglio di partire con un grandangolo) e usala per un po’. E per un po’ intendo almeno qualche mese prima di passare ad un’altra.

E non avere fretta di venderla. Aspetta un pò perché magari hai bisogno di qualche tempo per "capirla" davvero.

Imparare ad usare un nuovo obiettivo non è immediato. Serve un po’ pratica. Io comunque se hai bisogno di altri consigli sono qui apposta.

Scrivi pure le tue domande nello spazio dei commenti qui sotto e chiedimi tranquillamente se qualcosa non ti è chiaro: sarò felice di risponderti.

Alla prossima e ricorda che… fotografando si impara!




martedì 11 febbraio 2020

Come trovare il tempo per la fotografia


Scarica la puntata in MP3 del podcast "Come trovare il tempo per la fotografia"

Trovare il tempo


Introduzione

Quando ti appassioni alla fotografia non vedi l’ora di uscire a fare foto.

Purtroppo con la famiglia, gli amici e il lavoro gli impegni sono tanti e non sempre riesci a trovare il tempo da dedicare al tuo hobby preferito.

Questo problema affligge tanti come te.

Ho pensato di raccogliere in questo articolo alcuni consigli per aiutarti a trovare il tempo per fotografare.

Fammi sapere nei commenti se ti sono stati utili e aggiungi gli altri metodi che usi tu per trovare il tempo da dedicare alla passione della fotografia.

Indice dei contenuti

  1. Primo consiglio - Programma le uscite
  2. Secondo consiglio - Non cercare la perfezione
  3. Terzo consiglio - Porta sempre con te la fotocamera
  4. Quarto consiglio - Impegnati in un progetto fotografico
  5. Quinto consiglio - Elimina le cose che ti fanno perdere tempo
  6. Sesto consiglio - Prenditi una pausa
  7. Conclusione

Primo consiglio - Programma le uscite


Programma le uscite fotografiche
Programma in anticipo le tue uscite fotografiche


Metti prima i sassi poi la sabbia. Ti spiego meglio che cosa intendo dire e cosa ha a che vedere con il trovare il tempo per la fotografia.

Se vuoi trovare il tempo per fotografare programma per tempo l’uscita fotografica in modo da avere tutto pronto per quando dovrai andare a scattare.

Segna nel calendario la data dell’uscita e per quanto tempo sarai impegnato: riservati un momento esclusivo da dedicare solo a quello, senza dover pensare ad altro. 

In questo modo ti organizzi in anticipo, prepari tutto l’occorrente e non rischi di arrivare impreparato all’appuntamento con la tua uscita fotografica.

Sono sicuro che fai così per le cose a cui tieni di più. E se la fotografia è una passione importante per te devi dedicarle la stessa attenzione che merita senza trascurarla o darle meno importanza rispetto alle altre cose che fai nel tempo libero.

Ad esempio sono certo che programmi con anticipo la partita di calcetto con gli amici o la cena con le tue amiche.

Fai lo stesso con la fotografia! Programma due ore alla settimana o quanto riesci e fissale nel calendario prima che il tempo sia occupato da altro o vada perso in piccole cose.

Non so se conosci la storia del vaso riempito di sassi e di sabbia, te la sintetizzo qui sotto (altrimenti la puoi leggere per intero qui).

Pensa alla tua giornata come se fosse una damigiana di vetro, se la riempi di piccole cose come la sabbia alla fine non c’è più spazio per le cose più grandi e fondamentali per te rappresentate dai sassi.

Ecco perché è importante riservare del tempo per l’appuntamento settimanale con la fotografia.
Prova questo metodo e fammi sapere se funziona.

Secondo consiglio - Non cercare la perfezione


Per fotografare non cercare sempre le condizioni ideali.

A volte impari di più e possono venire fuori scatti migliori quando tutto sembra contro di te e contro la buona riuscita di una fotografia.

Impara a sfruttare tutti i momenti liberi che hai anche se le condizioni non sono l’ideale o non corrispondono del tutto a come te le eri immaginate. 

Può succedere che le cose non vanno come ti aspetti ma conviene adattarsi piuttosto che lamentarsi.

Una volta anche io cercavo la perfezione. Ma poi ho capito che in questo modo rischio di perdere tante occasioni irripetibili.

Non sto dicendo che bisogna fare le cose male o tanto per farle. Ma non devi per forza avere tutte le stelle allineate per riuscire a scattare delle foto belle.

Sfrutta le occasioni che ti si presentano e sfrutta al meglio l’attrezzatura fotografica che hai con te in quel momento.

Magari hai l’occasione della tua vita per fotografare un panorama mozzafiato. Se non hai dietro la tua attrezzatura completa puoi comunque scattare una foto al meglio delle tue possibilità in quel momento.

Magari non scatterai una foto memorabile ma ti servirà per imparare e sarà utile per fare meglio nelle prossime uscite che farai.

Se fai così alla lunga potrai capire qual è la attrezzatura minima che puoi portare sempre con te per riuscire a fare le foto che desideri.

Non pensare che per fare una foto bella devi per forza avere un certo obiettivo. Si possono scattare fotografie bellissime anche con l’obiettivo del Kit.

Guarda ad esempio su Juza Photo le foto scattare con il 18-55 Canon, mi sembrano davvero degne di nota, non trovi?

Guarda ad esempio questa:


Foto con 18-55 mm
da Juza


In sintesi impara a sfruttare ogni momento libero per la fotografia, senza aspettare le condizioni ideali.

Vedrai che se fai così il tempo per la fotografia è più facile da trovare.

Terzo consiglio - Porta sempre con te la fotocamera


Fai diventare la fotografia una abitudine. 

Per me è stato importante fare foto tutti i giorni. Ho iniziato a tenere una fotocamera compatta sempre a disposizione nello zaino e a portarla con me ogni giorno.

Ogni giorno faccio una lunga passeggiata in pausa pranzo dal lavoro. 

Un giorno ho iniziato a portare con me una piccola compatta con la quale scattare qualche foto.

Ho fatto così per più di un anno, scattando foto tutti i giorni o quasi.

Non sembra ma la pratica quotidiana vuol dire tanto. Se ogni giorno fai 30 foto alla fine dell’anno ne hai scattate più di 10000.

Sai che si dice che devi aver scattato almeno 10000 foto per iniziare a fare scatti migliori?

Diciamo che questo è un modo per arrivare prima a 10000 che non ti pesa poi così tanto e che puoi inserire nella routine delle cose che fai ogni giorno.

Ecco questo dovresti riuscire a fare: mettere la fotografia tra le cose che fai ogni giorno. Del resto se è una tua passione sarà un piacere trovare del tempo da dedicarle ogni giorno.

Impara a sfruttare ogni breve momento libero e dedicalo alla fotografia anziché perderlo in qualche altra occupazione mangiatempo.

Ma passiamo al prossimo consiglio che è il mio preferito.

Quarto consiglio - Impegnati in un progetto fotografico


A volte per trovare il tempo per la fotografia può essere più facile se lavori ad un progetto preciso. Per me è servito.

Dopo aver fatto il corso di fotografia sono arrivato ad un certo punto che non avevo più stimoli per migliorare.

Poi ho scoperto per caso che potevo vendere le mie foto su alcuni siti di Stock Images. Ne avevo sentito parlare ma non avevo mai provato a pubblicare degli scatti. Così per gioco ho iniziato.

Lavorare per quello scopo è stato per me uno stimolo per migliorare e per uscire a fare fotografie ogni giorno.

Magari anche per te può essere da stimolo ideare un progetto e lavorare giorno dopo giorno o magari una volta a settimana per concludere quel lavoro.

Ad esempio puoi raccontare con i tuoi scatti un quartiere della tua città. Oppure fotografare i negozianti della tua via. O dedicarti anche tu alla pubblicazione delle foto da vendere sui siti di stock images.

Di idee ne hai sicuramente che ti vengono in mente. Scegline una che ti sembra più facile da realizzare sia in base alla tua conoscenza di tecnica fotografica sia in base al tempo che hai a disposizione.

Io ti consiglio di partire con un progetto che non richieda troppo tempo per essere completato.
Magari parti da uno che riesci a concludere in un mese.

Con il progetto in testa adesso puoi facilmente programmare le uscite e impegnarti a realizzarlo ti sarà da stimolo per non mancare agli appuntamenti.

Quinto consiglio - Elimina le cose che ti fanno perdere tempo


Per trovare il tempo devi eliminare le cose che ti fanno perdere tempo.
Vuoi sapere quali sono (anche se lo sai bene)?

Ecco un breve elenco delle attività che fanno perdere tempo e che sottraggono tempo alla tua passione per la fotografia:
  • Controllare lo smartphone
  • Guardare la televisione
  • Fare la spesa
Prova a fare un elenco delle attività che pensi ti fanno perdere tempo e lavora su quelle.

Se ti accorgi che perdi tanto tempo con lo smartphone disinstalla le applicazioni che ti fanno perdere più tempo. Scopri rapidamente che puoi farne a meno e che non ne avevi così bisogno.

Anche fare la spesa può essere una perdita di tempo. Organizzati per farla una sola volta a settimana o per farla online così risparmi tempo e puoi dedicarti di più alla fotografia.

Sesto consiglio - Prenditi una pausa


Ci sono momenti nella vita in cui sei davvero pieno di cose da fare. Magari sei appena diventato papà o stai seguendo un progetto molto impegnativo al lavoro.

Sei talmente preso dalle altre cose che non riesci neanche a dedicare tempo e attenzione alla fotografia come vorresti.

Oppure sei in una fase in cui ti senti un po’ demotivato e non riesci bene a capire che tipo di foto vuoi fare. 

Forse devi solo ricaricare le batterie per trovare di nuovo lo slancio creativo e ricominciare a scattare con lo stesso entusiasmo di una volta.

In questo caso prenditi una pausa, chiudi la macchina fotografica in un cassetto e aspetta di avere di nuovo tempo da dedicarle o che passi quella fase della tua vita così densa di impegni.

Anche in questi momenti senza la macchina fotografia puoi migliorare la fotografia. 

Lo puoi fare semplicemente guardandoti attorno con attenzione. Guarda in giro e scatta delle foto con l’immaginazione. Esercita lo sguardo a trovare delle scene che ti piacerebbe fotografare.

Pensa a quale obiettivo converrebbe usare per fare quella foto. Che tempi di scatto useresti o che apertura di diaframma. Cosa metteresti a fuoco. Fatti delle domande e pensa.

Questo lavoro di immaginazione senza avere la fotocamera con te ti insegna tantissimo e ti farà tornare la voglia di scattare e quando prenderai di nuovo in mano la fotocamera farai foto più belle di prima.

Un periodo di decantazione aiuta ad assimilare meglio tutte le nozioni tecniche fotografiche che hai imparato. Così le assimili meglio e diventano parte di te. Devono diventare i tuoi ferri del mestiere, pronti da usare in automatico quando avrai di nuovo la fotocamera in mano.

Non avere paura di fermarti se in questo momento non trovi proprio il tempo. Non c’è niente di male e il tempo lavorerà per te.

Conclusione


Per oggi aggiungo altro. Prova ad applicare i consigli che ti ho dato. In particolare mi sembra che il consiglio migliore sia quello di lavorare ad un progetto. Ma non è detto che sia il migliore per te in questo momento.

Ma se è questo quello che vuoi fare davvero, non perdere tempo. Inizia subito a scegliere il progetto oggi stesso, e fissa le uscite che dovrà fare. Non te ne pentirai. Poi fammi vedere le foto, che sono curioso e magari posso darti qualche consiglio ;)

E ricorda che fotografando si impara!